Amsterdam a novembre? Che dire? Mancherà sicuramente della fioritura dei coloratissimi tulipani capaci di renderla un manto variegato di colori ma credetemi, in pieno autunno, proprio a novembre, questa città ti regala un’atmosfera impagabile.

Amsterdam: dam, cioè diga, sull’Amstel

Le ore di buio sono di più rispetto a quelle di luce e tutta la natura si prepara all’arrivo del grande freddo, dei due mesi che in tempi remoti, proprio su queste terre, venivano chiamati i due mesi senza nome: gennaio e febbraio.
I popoli nordici non hanno rivali nel prepararsi a questo momento dell’anno: un tripudio di manifestazioni all’aperto, di giochi di luci e di atmosfere suggestive accoglie l’ingresso dell’inverno e ne inaugura la stagione.

Quest’anno, l’evento che più di ogni altro illumina l’Olanda, ha visto raccogliersi in piazza Dam nativi e curiosi di ogni dove. Lo spettacolo teatrale è iniziato come da tradizione alle 19 per culminare con l’accensione delle migliaia di lampadine che ricoprono l’intera facciata del palazzo di  Bijenkorf.

Tema della manifestazione è stato l’Esistenzialismo, che ha inteso stimolare il pubblico a riflettere sull’unione tra le persone e il ruolo che la luce naturale riveste in tal senso.
Quaranta opere d’arte hanno illuminato la capitale per un evento popolare, gratuito e curato nei dettagli, capace di regalare momenti di vera magia. Le scenografie e le perfomance di attori e ballerini che danzavano fluttuando nel cielo sopra piazza Dam ci hanno tenuti tutti con il naso all’insù a riempirci di incanto.

Da vedere e da fare: ovvero i must di Amsterdam

La bicicletta ad Amsterdam

E’ vero, qui tutti hanno la bicicletta, che comoda e veloce risulta essere il mezzo di trasporto più usato. Sembra ne abbiano contate ben 560.000 e ce ne sono di tutti i tipi e per tutte le tasche.

Ciò che non è vero è che chiunque arrivi qui per i più svariati motivi, possa seguire l’esempio degli olandesi, anche se la città pullula di noleggiatori, anch’essi per tutte le tasche. Se non siete esperti e molto sicuri della vostra guida dimenticate la bici. Il traffico sulle due ruote è caotico come e quanto una vera metropoli, ma e soprattutto, gli olandesi hanno una guida prepotente e un modo di intendersi tutto loro. Attenti dunque anche solo a poggiare il piede su una loro pista ciclabile.

I canali di Amsterdam

Una crociera nella Venezia del Nord, attraverso i canali del centro storico è sicuramente un must e farlo con le imbarcazioni ad emissione zero ti fa sentire bene.

La cintura, formata dai principali canali, Heren, Keiser e Prinsen insieme ad altri di minore importanza, abbraccia il centro medievale della città. 160 canali e 600 ponti in 8 km, un’area che nel 2010 è diventata protettorato dell’Unesco.

“Chi dice – Amsterdam Venezia del Nord – deve aver visto queste città solo sull’atlante. L’acqua di Venezia è un’acqua estetica colata direttamente dal sogno, quella di Amsterdam è un’acqua idraulica, utile alle faccende umane. Venezia è una città sul mare, Amsterdam sta sulla terra. Amstel dam: diga sul fiume. I canali sono stati scavati nella terra, per imporre un ordine, non per tracciare un disegno”.
(Claudio Canal)

Il Quartiere a luci rosse, la più grande industria del sesso in Olanda

Nessuno riesce a resistergli e per un motivo o per l’altro ci finisce dentro. Il modello olandese offre una legge che legalizza la parte commerciale della prostituzione, trasformando chi la pratica in lavoratori/trici a tutti gli effetti.
Una forte attrazione turistica che richiama uomini di ogni età ma anche donne e ragazze vogliose e curiose di vedere l’effetto che fa nel sentirsi autorizzati a guardare dalla vetrina, sfavillante di luci al neon, un mondo in altri luoghi coperto da ombre e riserbo. Sembra un supermarket.

Ragazze giovani e signore attempate si mostrano nella loro quasi nudità e così fanno i trans, poi tutto intorno i sex toy shop. Qui le prostitute lavorano a turni e pagano l’affitto della vetrina (in genere sui 100 euro al giorno). Si racconta di come sia sicura la prostituzione gestita in questo modo, di quanto sia tollerante la società olandese, dei controlli medici e di quanto sia giusto che anche i cosiddetti operatori del sesso paghino le tasse. Ah, e si racconta di famiglie che camminano tranquillamente con passeggini e figli al seguito tra le vie di questo antico quartiere.

La realtà è però diversa dalle leggende metropolitane. La legalizzazione della prostituzione non ha affatto risolto lo sfruttamento e il fenomeno della tratta; gli olandesi non hanno mai accettato la realtà rossa, dove ad essere tenuto sotto controllo sembra sia solo l’entrata fiscale e questo quartiere è diventato un ricettacolo di attività criminali. In cantiere l’idea di chiuderlo rimpiazzando le vetrine delle prostitute con negozi di alta moda.

Non credo esista qualcuno che andando ad Amsterdam abbia saltato la visita al quartiere della trasgressione. Eppure in questo caso il must dovrebbe essere non andarci, di certo ci si risparmierebbe la sensazione di tristezza che ti assale guardando dalle vetrine…e..: “ma davvero le ragazze hanno scelto di vivere questa vita”?

Le pale eoliche

Sono bellissime, sono tante e sono ovunque. Molte voci affermano che la loro vista deturpa il paesaggio. Io invece le trovo maestose, pulite e amiche dell’ambiente, ovviamente a debita distanza dagli umani abitanti. Queste pale mosse dal vento creano energia cinetica (energia generata dal movimento di un corpo).

Pro e contro: L’energia eolica è un’energia pulita, che non crea scarti inquinanti. Per alcuni il forte impatto visivo delle pale necessarie a imbrigliare il vento, cambia radicalmente il paesaggio e disturba la fauna selvatica. Il vento resta comunque una delle principali fonti di energia alternative e la sperimentazione prosegue. Io per il momento mi incanto a guardarle  danzare con il vento.

Le case battello

2400 case battello ormeggiano lungo i canali di Amsterdam. Sono diventate uno dei simboli di Amsterdam ma in verità esistono soltanto dagli anni 50, quando l’ingegno di alcuni ignari studenti le fece diventare una delle immagini più significative di Amsterdam. La città non le ha mai amate.
Facendo un giro nei canali se ne trovano di ogni genere ed è innegabile quanto la loro vista crei suggestione e la voglia di passarci una notte. Per soddisfare il desiderio di dormire cullati dall’acqua, si consiglia di prenotare almeno con 8 mesi di anticipo.

Coffeeshop

Nei Paesi Bassi è tollerata la vendita di cannabis che non superi i 5 grammi. Il commercio è ovviamente illegale e le pene sono aspre. I coffeeshop dove si possono comprare e consumare droghe leggere sono circa duecento, ognuno ha la sua atmosfera, la sua musica e i suoi menu. Consumare cannabis nei luoghi pubblici è illegale ma capita di incontrare tantissime persone che fumano in strada lasciandosi dietro il profumo dell’erba che brucia. Funghi Magici e peyote sono venduti negli “smartshop”.
L'”erbista“, che si trova dietro ogni bancone dei coffeeshop saprà fornirvi tutte le informazioni necessarie ad un buon acquisto e anche ad evitare di assumere comportamenti inappropriati. L’erba coltivata organicamente è oggi quella più richiesta, a discapito dei coltivatori che utilizzano pesticidi e fertilizzanti.
In Olanda vivono le banche di semi più significative al mondo che sono riuscite a produrre varietà di cannabis tra le più potenti in commercio, con concentrazioni di THC che superano il 20%. Il governo olandese ha attuato una politica permissiva, al fine di ridurre richiesta, commercio e rischi correlati per gli utilizzatori.

Uno dei simboli dell’Olanda, i klompen

ovvero i tipici zoccoli olandesi. Scarpe originariamente usate dagli agricoltori per non scivolare nei campi fangosi e mantenere il piede al riparo da umidità e freddo. Gli zoccoli erano fabbricati interamente a mano, grazie all’intaglio di blocchi di legno di pioppo.

La preziosa campagna olandese

Mulini a vento, case di legno verde e le tipiche fattorie con tetto spiovente, le Stolp, oggi destinate ad abitazioni che sembrano voler ricordare il conflittuale rapporto tra l’uomo e l’acqua. Basta passarci davanti per riuscire ad ammirarne la bellezza degli interni, considerata l’assenza di tendaggi alle finestre, tipica dell’Olanda. Poi, tutt’intorno il verde, le pianure, i  cormorani e il silenzio che sovrasta un’estetica ambientale incentrata sul profondo e rispettoso rapporto uomo-natura.

Resort Poort van Amsterdam

EuroParcs Resort Gate di Amsterdam, la nostra location da dove esplorare i territori

“C’è un’isola d’oltremare nel bel mezzo dell’Europa. Case sull’acqua, pescatori, barche e navi, occhi neri, capelli neri, occhi chiari, capelli biondi, accenti di lingue piene di salsedine. Chi vi approda ha le sue buone ragioni. Quasi nessuno ci capita per caso. L’isola, Amsterdam, ha una sua peculiare devozione per i forestieri che vi ormeggiano. Li coccola e li tenta”.
(C. Canal)