Viaggio low cost in Giordania – Viaggiare con poco
Giordania: un Antico Passato ammantato nel Mistero
Regione: Medio Oriente
Nome: Giordania
Capitale: Amman
Moneta: dinaro giordano
Paesi Confinanti: Arabia Saudita; Iraq; Israele; Siria
Quello che più colpisce viaggiando in Giordania è la cordialità delle genti, non quella indotta dall’industria turistica alla quale siamo, chi più e chi meno, avvezzi. In questo luogo le persone sembrano possedere una genuina abilità comportamentale e un contagioso atteggiamento positivo che per alcuni tratti ricorda quello del popolo tibetano.
“Qui impariamo da bambini ad essere gentili”, spiega Mohamed mentre con guida sicura ci accompagna attraverso il deserto roccioso fin giù la costa Giordana del mar Morto. “Siamo gentili”, esprimendosi in un inglese corretto e con una buona pronuncia, “perché questo Paese affonda le sue più profonde radici nella cultura beduina. Per noi l’ospitalità non è una cortesia ma una vera fede, consolidatasi nel rapporto tra l’uomo e il deserto. Ci arrabbiamo e soltanto per cose davvero gravi e quando accade siamo come il deserto.. che non perdona”.
La situazione in Medio Oriente non incoraggia il turismo e la Farnesina dichiara che “pur costituendo un elemento di stabilità all’interno di una regione particolarmente instabile, la Giordania vive le ripercussioni di conflitti e tensioni che attraversano la regione e non è esente da minacce, incluso il rischio di attentati terroristici”. Non ti lascia indifferente, sull’aereo, la voce della hostess che, portavoce del comandante, raccomanda a tutti i passeggeri di restare seduti con le cinture allacciate, perché si sta sorvolando il territorio israeliano. Eppure, anche se visibilmente sofferente dal trovarsi coinvolta in conflitti che non le appartengono, questa Nazione ti accoglie a braccia aperte offrendoti un clima di tranquillità, dove anche le numerose forze di sicurezza, che controllano in modo capillare il territorio, sono percepite a difesa di quest’atmosfera di Pace.
Petra, la città perduta e una Meraviglia del Mondo Moderno
Petra: centro-sud della Giordania (a tre ore di macchina da Amman e una e mezza da Aqab). L’unica base per poter essere il più vicini possibile a Petra è il territorio del Wadi Musa, la Valle di Mosè, che si trova a dieci minuti a piedi dall’ingresso al sito archeologico ed è stato creato appositamente per servire il continuo flusso di turismo.
Tutto ha inizio dall’ingresso che abbonda di una varietà di negozi di souvenirs, tra i quali spiccano le ceste con la mitica frusta in pelle di Indiana Jones. E’ infatti ricaduta su questa terra la scelta per la location del film Indiana Jones e l’ultima crociata (Spielberg 1989), il personaggio, il mito, l’archeologo divenuto immortale che ha ispirato, divertito, fatto sognare intere generazioni con i suoi avventurosi viaggi. Il tempio che nel film custodisce il Santo Graal è proprio il Tesoro di Petra.
Varcati i cancelli, un canyon (Siq) lungo circa un km e mezzo ti conduce al Tesoro, prima tappa di questa avventura. Come nel film e come nelle migliaia di foto che l’hanno ritratto, l’ultima stretta gola termina di fronte al monumento più noto di Petra.
Ti appare dal nulla, improvvisamente: sorge!
E..avete presente quando un’emozione è troppo forte e letteralmente ti muove dal di dentro provocando reazioni fisiche? E’ esattamente quello che accade quando ti ritrovi lì “e se non sai come chiamarla, vivila. È l’emozione giusta, non te ne pentirai”.
Ti domandi come sia possibile la sua sola esistenza e ti rendi conto che non poteva non essere riconosciuta come una delle 7 meraviglie del mondo moderno.
Breve storia di Petra.
Costruita scolpendola nella roccia circa 2000 anni fa dai Nabatei, antica popolazione nomade fu rotta e snodo commerciale importantissimo anche per l’Impero romano che l’abbandonò a seguito di una serie di terremoti, l’ultimo dei quali la coprì interamente. Da allora venne dimenticata ma sappiamo oggi che mentre il resto del mondo ignorava la sua esistenza la popolazione beduina continuava a vivere a Petra guardandosi bene dal rivelarne l’esistenza. Ad averla riconsegnata all’umanità fu l’esploratore svizzero Burkhadart, che sentì parlare della città sommersa mentre comprava viveri in un mercato beduino. Infiltratosi con abiti arabi seguì la popolazione beduina e si ritrovò nella magnificenza di Petra. Dal 1800 ad oggi l’interesse per questo sito aumenta di anno in anno. Gli scavi sono iniziati nei primi del 900 e ad oggi, si dice, soltanto il 30 per cento della città è stata riportata alla luce. Rimane dunque avvolta nel più completo mistero e nelle tante domande con ancora poche risposte e molte ipotesi.
Petra è emozione pura e varcando quei cancelli si entra in una dimensione altra, si scivola indietro nel tempo e di tempo bisogna armarsi…per sentire e respirare quella atmosfera fino in fondo, facendo propria l’esperienza e la scoperta di una città scolpita nell’arenaria dai colori rosso fuoco e giallo ocra che sotto la luce del sole e al tramonto cangiano in infinite sfumature.
Dal Tesoro l’itinerario continua verso la strada delle facciate; l’anfiteatro; le tombe dei re Nabatei; la scalinata che conduce all’Altura del Sacrificio e il Monastero dove si arriva salendo 800 gradini scavati nella roccia. Secondo la leggenda l’urna in cima al portale avrebbe contenuto un tesoro, che i beduini hanno provato a far cadere a colpi di fucile. Il percorso è di media e alta difficoltà ma esistono punti di ristoro e i beduini hanno tutto sotto controllo e ti soccorrono in caso di difficoltà, offrendoti un passaggio (a pagamento) su calessi trainati da cavalli, a cavallo di muli e cammelli. In realtà all’interno del sito sono più gli zingari che i beduini ma non vogliono essere così definiti. Sono loro che vi seguono accertandosi che non vi succeda nulla di spiacevole. Hanno tutti gli occhi truccati con il loro Kajal e vigilano su ogni singola persona, anche se può non sembrare.
Petra di notte: pura suggestione.
In silenzio religioso si ripercorre tutto il canyon fino al Tesoro. Il percorso è illuminato dalla luna e da una miriade di lanterne di carta. Arrivati al Tesoro, anch’esso al lume delle candele, gli occhi si riempiono di incanto e di nuovo l’emozione arriva a togliere il fiato. Seduti a terra, centinaia di persone ascoltano le note del flauto e del violino sotto un cielo luminoso e rilucente di stelle, che a dicembre, con lo sciame delle Geminidi, può offrire lo spettacolo delle stelle cadenti. E mentre il musicista soffiava nello strumento a fiato, generando melodie beduine, ho alzato lo sguardo al cielo per catturare la magnifica distesa stellata nel tentativo di cogliere con gli occhi un fulmineo raggio e.. proprio di fronte al Tesoro, ho avuto la mia stella cadente!
In molti ci si chiede come mai non si investa economicamente per uno spettacolo professionale considerato l’immenso potenziale. In effetti, a parte il musicista, quando inizia il racconto del beduino, per di più senza microfono, la magica atmosfera ne risente molto.
Informazioni Pratiche e Utili per un soggiorno a Petra
- I principali aeroporti che collegano la Giordania al resto del mondo si trovano ad Amman, dove è preferibile atterrare se si è interessati alla zona del Mar Morto e Aqaba , dove si atterra per essere più vicini a Petra, imperdibile tappa della Giordania e al mar Rosso.
- Aqaba: ottima zona del mar Rosso di Giordania dove tuffarsi, fare snorkeling e immersioni subacquee. La città è una zona senza tasse, ideale per fare acquisti.
- Wadi Rum, il più grande deserto della Giordania offre la possibilità per brevi/lunghi trekking e soggiorni nei campi tendati con inclusa esperienza beduina. Da Petra, o meglio dal Wadi Musa il deserto è raggiungibile in un paio di ore. Si racconta che, a dicembre, lo spettacolo delle Geminidi, dall’osservatorio nel deserto, sia qualcosa di meraviglioso motivo per cui vorrò tornarci il prossimo anno.
- Cambiate gli euro in aeroporto;
- Se soggiornate in Giordania, il biglietto per la visita di Petra è di 60 euro e vale un’intera giornata;
- Petra by Night prevede un biglietto a parte e costa 15 euro;
- Il noleggio di un cavallo è compreso nel prezzo del biglietto e vale una sola corsa, dall’ingresso al Tesoro del Faraone. Si tratta di servizi autorizzati dal governo;
- Molto raccomandato in ogni stagione arrivare al mattino presto . In quella calda per evitare l’afa, in quella fredda perché il sito chiude alle 16 e non alle 18.
- Vicino la biglietteria troverete tutte le informazioni necessarie a richiedere una guida multilingue. Sempre qui potrete richiedere informazioni su come prenotare un mezzo elettrico, si tratta di macchine elettriche donate dalla Turchia alla fondazione che si occupa del sito archeologico. Ce ne sono pochissime.
- Se non avete particolari interessi archeologici, la visita di un’intera giornata è sufficiente;
- Al contrario di quanto si dica e ci si aspetti, sia i punti di ristoro sia i souvenirs costano meno all’interno del sito che all’esterno. Contrattare: bisogna farlo anche se non vi piace e non ci siete portati. Qui è un rito.
- Necessario: scarpe comode, meglio se da trekking; cappello o foulard; occhiali da sole; crema solare; acqua e giubbino per la sera;
- Petra by Night apre solo il lunedì, martedì e giovedì dalle 20.30 alle 22.30. Considerate che alle 20.30 dovrete ripercorrere tutta la strada del siq fino al Tesoro, dove si svolge lo spettacolo. Necessaria torcia e acqua. Attenzione,la sera, nonostante l’importante flusso di spettatori,i bagni (pulitissimi) sono chiusi perché seguono l’orario governativo diurno.
- L’intero sito è conservato benissimo, curato e pulito;
- Ci sono varie polemiche sull’uso o meno degli animali per percorrere i tragitti più faticosi. In realtà i cavalli possono essere montati e così i cammelli.
- Non provate a riportare sabbia, ciottoli e conchiglie per ricordo. In aeroporto i controlli sono attentissimi e ogni saccheggio sarà confiscato.
- Ricordate, in caso abbiate deciso di noleggiare un auto senza autista, che in caso di incidente si può essere sottoposti a carcerazione e in caso di coinvolgimento di pedoni, l’autista è sempre considerato colpevole.
Mar Morto
La foto delle persone che galleggiano in acqua bevendo una bibita o leggendo il giornale, divenuta immagine rappresentativa turistica del Mar Morto, ha poco riscontro con la realtà. Stare in quelle acque è molto impegnativo sia per i principianti sia per gli esperti nuotatori.
Questo è il punto più basso della terra. Il Mar Morto si trova tra Israele e Giordania, a 396 metri sotto il livello del mare. Le sue acque sono dieci volte più salate di qualsiasi altro oceano, un aspetto che rende impossibile ogni forma di vita, fatta eccezione per alcuni batteri. Viene erroneamente chiamato mare. Le acque vi convergono dal fiume Giordano ma una volta qui, non avendo altro sbocco, a causa delle temperature elevate evaporano rapidamente e ne restano imprigionate creando questo enorme specchio d’acqua che non ha eguali sul pianeta. Il livello del Mar Morto continua a scendere di anno in anno, un processo che secondo gli studiosi, è inarrestabile e porterà alla sua scomparsa.
Questo posto è incredibile e i suoi straordinari scenari sembrano appartenere ad un altro pianeta. Almeno una volta nella vita bisogna venirci o almeno inserirlo nell’elenco delle cose da fare prima di morire.
Tutto parla di ben-essere. Basta anche e soltanto essere qui, poiché anche il sole e l’aria sono speciali. La condizione di depressione e il fatto che si trovi ad una maggiore distanza dal sole ripara dalla dannosità dei raggi ultravioletti. La concentrazione di ossigeno nell’aria è un toccasana per la respirazione. Anche solo con una breve immersione nelle acque del mar Morto si riscontrano da subito gli immediati benefici. Le tantissime SPA (alcune lussuosissime ma ne esistono per tutte le tasche) che circondano la zona offrono trattamenti di bellezza con prodotti estratti dai famosi sali, con oli, maschere e saponi. Sulle spiagge, a disposizione di tutti, ci sono i fanghi neri dal famoso potere curativo.
INFORMAZIONI PRATICHE PER UN SOGGIORNO SUL MAR MORTO
- nuotare è impossibile ed anche vietato;
- la massiccia presenza di sale e di minerali rende le acque molto dense e ogni corpo galleggiabile;
- se fate il morto a galla sarà poi molto difficile tirarsi su e cambiare posizione;
- non bere o fare molta attenzione a non farsi entrare l’acqua negli occhi;
- attenzione alle ferite;
- non restate in immersione per oltre trenta minuti;
- raccomandato entrare in acqua con le scarpette perché le rocce di cristalli di sali sono estremamente taglienti;
- se siete interessati, qui vendono ogni sorta di prodotto per la bellezza, prodotti che in Italia costano il doppio;
- in inverno non è assolutamente caldo come dicono. A causa dell’alta concentrazione di ossigeno, i gradi rilevati non sono quelli percepiti e si sente più freddo;
“Questa è la mia semplice religione: non c’è bisogno di templi, non ci vogliono complicate filosofie. il nostro cervello e il nostro cuore sono il tempio, la gentilezza è la filosofia”
(Dalai Lama).