Da Alberobello a Matera: seconda tappa di un viaggio in macchina durato tre giorni

Alla volta di Matera

“Fa che i tuoi sogni siano di pietra in modo che nessuno te li possa distruggere!
(Gibran)

«Arrivai a Matera verso le undici del mattino. Avevo letto nella guida che è una città pittoresca, che merita di essere visitata, che c’è un museo di arte antica e delle curiose abitazioni trogloditiche [scavate nella roccia]. Allontanatomi dalla stazione, arrivai a una strada, che da un solo lato era fiancheggiata da vecchie case,  e dall’altro costeggiava un precipizio. In quel precipizio è Matera. La forma di quel burrone era strana; come quella   di due mezzi imbuti affiancati, separati da un piccolo sperone e riuniti in basso in un apice comune, dove si vedeva, di lassù, una chiesa bianca, Santa Maria de Idris, che pareva ficcata nella terra. Questi coni rovesciati, questi imbuti, si chiamano Sassi. Hanno la forma con cui, a scuola, immaginavamo l’inferno di Dante, in quello stretto spazio tra   le facciate e il declivio passano le strade, e sono insieme pavimenti per chi esce dalle abitazioni di sopra e tetti per quelle di sotto. Alzando gli occhi vidi finalmente apparire, come un muro obliquo, tutta Matera. È davvero una città bellissima, pittoresca e impressionante.»
( Carlo Levi , Cristo si è fermato ad Eboli)

Così l’intellettuale antifascista Calo Levi, che in Basilicata trascorse il suo confino, descrive Matera, il disarmante intreccio di bellezza pieno di contrasti. La città dei Sassi è considerata fra le più antiche del mondo, un autentico museo a cielo aperto e  i  sassi di Matera sono davvero unici. La città, dichiarata Patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1993 e proclamata Capitale europea della cultura 2019, si adagia su due anfiteatri naturali, quello del Sasso Caveoso e del Sasso Barisano, con al centro la Civita. Matera simbolo di resilienza: da vergogna di Italia, come fu definita per le pessime condizioni igienico sanitarie in cui versavano i contadini, a simbolo del Belpaese più suggestivo e famoso al mondo.

In questo luogo l’assoluta bellezza e i biblici paesaggi della Murgia ti riconciliano con il mondo e con la spiritualità.

Questa visione della Murgia è puro incanto.
La sua evoluzione geologica inizia 80 milioni di anni fa quando cicli di subsidenza e processi di cementificazione danno vita alla formazione di rocce cretaciche che hanno generato canyon, crepacci e grotte che hanno favorito la presenza dell’uomo preistorico.  Non sarà di certo la prima volta che leggete o sentite raccontare delle sfumature di rosa e di arancio che al crepuscolo trasformano Matera in un gigantesco, stupendo, presepe, ma questo è davvero un luogo speciale, per comprenderne la particolarità bisogna venirci e sincronizzare il proprio respiro con quello dei Sassi.

Pier Paolo Pasolini su Matera scrisse: “Per me spirituale corrisponde a estetico. Non religioso. La mia idea che le cose quanto più sono piccole e umili, tanto più sono grandi e belle nella loro miseria, ha trovato uno scossone estetico. Un’ulteriore conferma. Quasi come se i profondi burroni della gravina in cui improvvisamente precipita l’altopiano murgico e sulle cui pendici sorge la città, aprissero profondi squarci anche nell’animo umano“.

La Storica Casa Grotta di vico Solitario

è l’antica abitazione che conserva ancora gli originali arredi e utensili  della famiglia  che la abitava. Questo luogo ha ospitato a lungo e nello stesso ambiente animali e nuclei familiari. Sulla scia della Casa Grotta è il Museo della Civiltà Contadina ricavato in una di queste abitazioni del 700 sapientemente restaurata con la cucina a Cisterna per la raccolta delle acque piovane, la stalla, la mangiatoia, arnesi e arredi dell’epoca.

Il sistema di raccolta delle acque ha concesso ai Sassi di Matera di diventare patrimonio dell’Unesco nel 1993. Dentro il Sasso Caveoso, nelle Chiese di San Giovanni da Matera e del Purgatorio vecchio, è possibile osservare l’enorme palombaro profondo oltre 15 metri completamente scavato nella roccia e alimentato dall’acqua piovana.

” [..] Dentro quei buchi neri dalle pareti di terra vedevo i letti, le misere suppellettili, i cenci stesi. Sul pavimento erano sdraiati i cani, le pecore, le capre, i maiali. Ogni famiglia ha in genere una sola di quelle grotte per abitazione e ci dormono tutti insieme, uomini, donne, bambini, bestie […] ”
( Carlo Levi , Cristo si è fermato ad Eboli)

Appunti di viaggio e curiosità:

La focagna

“La focagna” era il camino della tradizione contadina Lucana, indispensabile in ogni casa.
Dava luce, calore e vita. Attorno al Focolare si mangia, si concludono gli affari, si prepara il cibo e diventa il centro di conversazione e di racconti, mentre cuoce la Pignata.

La penombra che produce il bagliore delle fiamme riflette sulle caldaie di rame e sugli attrezzi del contadino appesi alle pareti. Con molta franchezza ed ospitalità si accoglie l’amico o lo sconosciuto che non abbia dove andare.

Il crepitio del fuoco, il vino e le castagne consumate in compagnia creano un’atmosfera che non può sostituirsi a nessun altro posto.  http://www.lafocagna.com/

Il pane di Matera.

Il pane di Matera merita sicuramente una menzione d’onore. E’ un pane Igp ed è famoso per il suo sapore. La sua forma ricorda il paesaggio della Murgia e viene preparato solo con semola rimacinata di grano duro lucano.

I lunghi tempi di lievitazione e di cottura ne garantiscono la digeribilità e una conservazione che può arrivare fino a 15 giorni. Anticamente, la sua realizzazione era un importante rituale.

La pagnotta di Matera con la classica forma a cornetto

Il falco grillaio

il più piccolo dei rapaci, raro in europa, ha trovato nella Murgia il suo habitat naturale. Il paesaggio delle Murge ne è diventata la “capitale” europea. Il bellissimo falchetto nidifica tra i palazzi. Per andare a caccia di insetti  i grillai si spostano nei campi aridi e nei canyon attorno a Matera dove possono essere facilmente osservati. Passeggiando per Matera si incontrano questi cartelli sulle facciate delle abitazioni.


Matera: un set cinematografico

Scelti da cineasti famosi, questi luoghi sono stati set cinematografici per film come:

La balena Giuliana

Sulle rive del lago di San Giuliano sono stati ritrovati i resti di una balena millenaria, chiamata affettuosamente Giuliana.
Il fossile sarà esposto nel Museo Naturalistico all’interno dell’Oasi http://www.wwf.it/oasi/basilicata/lago_di_san_giuliano/

La natura

Gli scenari naturalistici sono una delizia per gli appassionati di trekking http://www.altieriviaggi.it/

Come arrivare a Matera

Matera si raggiunge, per chi viene dall’Adriatico, seguendo l’autostrada A14 fino a Bari Nord e da qui si segue la statale 96 per Altamura e poi la statale 99 per Matera.
Dal versante tirrenico si percorre la A3 Salerno Reggio Calabria fino all’uscita per Sicignano.
Da qui la E847 fino a Potenza dove si imbocca la statale 407 Basentana per Metaponto fino all’uscita per Matera.

Dove Dormire a Matera

Si dice che un biglietto da visita dica subito chi sei. A me è piaciuto tanto quello dell’Ostello dei Sassi, un confortevole low cost, che si trova al centro degli antichi quartieri. “Benvenuto da qualsiasi parte tu venga.. E speriamo che questo sia il posto giusto per sognare!” L’ostello rappresenta da subito un’immersione totale nella città dei Sassi. Come mi ha raccontato uno dei proprietari  “l’Ostello ha aperto nel 2015 ed è stato ricavato unendo vecchie abitazioni contadine”. Diverse le formule di accoglienza offerte ed è possibile scegliere quella che maggiormente si confà alle proprie esigenze.

Vi lascio il link per approfondire la conoscenza di questa struttura, il cui personale ospitale e cortese vi accompagnerà alla scoperta di Matera http://lostellodeisassi.it/lostello/

Il viaggio prosegue: