“Qualche volta al tramonto mi prende la malinconia… ma poi all’improvviso arriva questo vento fresco e se la porta lontano… è un vento strano, che non ho sentito mai da nessun’altra parte… è un vento leggero, che mi vuole bene”  Il Bagno Turco – Hamam 

La parola Hammam in arabo vuol dire “scaldare”. La sua origine risale alle antiche terme romane che vennero riprese dagli arabi dopo la caduta dell’Impero romano. Il percorso originale, che vedeva il passaggio da una temperatura molto mite ad una caldissima per poi terminare in bagni di acqua e massaggi, ha subito notevoli variazioni. E’ il luogo prediletto per le donne, alle quali un tempo il bagno turco era vietato e qui, oggi, si ritrovano per purificarsi e per socializzare.

 

L’hammam si diffuse nel mondo arabo grazie a Maometto, il profeta che raccomandava il bagno come pratica per avvicinarsi ad Allah e ne fece un rito di purificazione e un luogo per avvicinarsi al Dio. Sembra che anche la costruzione di un Hammam fosse considerata un atto di espiazione e un’offerta ad Allah.

Lo storico Hammam di Sultanahmet, Sifa Hamami, è stato costruito nel diciottesimo secolo e ristrutturato nel 1967 senza modificarne l’architettura originaria.

Il bagno turco è sempre un’esperienza di benessere e se fatto in luoghi dove il personale è professionale l’esperienza sarà indimenticabile. Scelgo questo, anche se ne abbiamo girati più di uno e se molti, scelgono l’Hammam Çemberlitas (il più lussuoso), altro luogo favoloso.

Aperti tutti i giorni dalle 7 alle 24, oltre il bagno turco, offrono massaggi per il corpo, aroma terapia, riflessologia, scrubbing e peeling. Le sale sono divise in sezioni maschili, femminili e una per entrambi i sessi.

Il bagno turco ha numerosissimi benefici psico fisici. Combatte lo stress e allevia la tensione muscolare. La pelle si purifica, poiché il vapore dilata i pori e permette di eliminare le impurità. Il vero bagno turco è differenziato in ambienti più o meno caldi, attiva la circolazione, regola la pressione sanguigna e previene i disturbi respiratori. Ottimo per la prevenzione di influenza e raffreddore. Non solo. A quanto pare il bagno turco aiuta a combattere l’insonnia e i dolori reumatici. Come ogni cosa, anche per il bagno turco vanno presi degli accorgimenti, per evitare che gli effetti benefici si trasformino in spiacevoli sensazioni. Il calore va tenuto d’occhio. Se avvertite le tempie pulsare bisogna uscire e bagnarsi con acqua fredda e il tempo limite da rispettare per stare all’interno, sono 20 minuti. Durante il trattamento, è consigliabile restare sdraiati, mentre dopo il bagno turco bisogna reintegrare i liquidi persi con la sudorazione. Al di la di questi accorgimenti, non ci sono controindicazioni legate al bagno turco fatta eccezione per chi soffre di patologie specifiche per le quali il bagno turco è assolutamente vietato.

“Le case dei bagni si riconoscono di fuori: sono edifici senza finestre, dalla forma di piccole moschee, sormontati da una cupola e da alti camini conici, che fumano perpetuamente. Entro timidamente e mi trovo in una gran sala che mi lascia un momento incerto, se sia un teatro o un ospedale. Mi par d’essere in un tempio sottomarino. Vedo vagamente, attraverso un velo bianco di vapori, delle altri pareti marmoree, delle colonne, degli archi, la volta d’una cupola finestrata, da cui scendono dei raggi di luce rossa, azzurra e verde, dei fantasmi bianchi che vanno e vengono rasenti le pareti, e nel mezzo della sala, uomini seminudi distesi sul pavimento come cadaveri, sui quali altri uomini seminudi stanno chinati nell’atteggiamento di medici che facciano un’autopsia”. Edmondo De Amicis – diario di viaggio a Istanbul 1877

Quando si entra in un bagno turco, quello che ti folgora è l’atmosfera. I fumi dei vapori, il rumore dell’acqua che sbatte sulla pietra bagnata, il silenzio che echeggia ricordano le fiabe delle mille e una notte. Il tempo si ferma e tu vi rimani piacevolmente sospesa mentre si occupano di te, lavando il tuo corpo con il sapone, strofinandolo con guanti speciali per lo scrubble e poi facendoti immergere nelle acque della piscina idromassaggio. Un trattamento di ben-essere dal quale se ne esce completamente purificati nel corpo e nello spirito.

La bella Sharāzād, principessa di grande fantasia, era solita trascorrere le notti raccontando favole al sultano insonne. E sono proprio le sue parole a precisare al re indiano incapace di trovare il sonno che “Una città non è completa se non ha il suo hammam”.